lunedì 17 marzo 2008

PADRE PERDONA

di Pier Angelo Piai


Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno!

Oggi stesso sarai con me in Paradiso.

Donna, ecco tuo figlio!

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato!

Ho sete!

Padre, nelle tue mani rimetto il mio Spirito!


Egli ci ha amati sino alla fine. Anche in quella terribile situazione pensava al Padre e a noi. Non ha avuto parole di vendetta, ma una grande compassione verso i suoi carnefici. E' il massimo dell'amore : amare chi ci odia e ci fa del male. Quella è stata l'ora che ha confermato la validità di tutto il suo insegnamento e delle sue opere. Se fosse stato un impostore non avrebbe potuto superare una prova così difficile : tormentato nella carne e nello spirito, attorniato da un "branco di cani", spettacolo per una folla cinica, inerme nei confronti del dolore di chi tra i presenti amava più di tutti : sua madre e l'amico Giovanni.
Pensiamo poco al dolore di Maria, donna innocente e umile nello spirito. I vangeli non riportano una sola parola da lei espressa durante l'agonia di suo Figlio, ma la sua sofferenza è stata indescrivibile: il suo mutismo era partecipazione profonda alla passione del suo amatissimo unico Figlio. Amare e far amare è sempre stata la priorità nella missione del Figlio. Un amore così folle non s'era mai visto sulla faccia della terra.
In qualche modo ognuno di noi riproduce qualcosa della vita di Cristo. Egli non si è incarnato per diventare solo un modello da imitare. Si è incarnato per assimilarci alla sua vita, rendendoci partecipi dei suoi dolori e delle sue gioie, proprio perché tutte le cose sono state create per mezzo di Lui ed in vista di Lui. Per questo si offre a noi ogni giorno anche attraverso l'Eucaristia: mangiando il suo corpo ci divinizziamo ed entriamo gradualmente nel dinamismo trinitario. Altrimenti per quale motivo ci avrebbe creati se non per darci la possibilità di partecipare alla sua pienezza divina? Dovremmo tutti essere "alter Christi". Guardo al mio passato e trovo assurdità, contraddizioni, errori, superficialità, mediocrità. E' mai possibile che in me si annida un "alter Christi"?
Nella passione e morte in Croce è possibile anche questo, perché i miei peccati sono stati purificati dal suo sangue. E saranno porificati anche quelli futuri, se deciderò per la conversione. Gesù comprende la nostra fragilità... sempre!

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