venerdì 16 marzo 2007

IL PECCATO ... ORIGINE DI OGNI MALE!

Molte volte ho discusso con cristiani che hanno una vita caotica e che mi dicono che tutto gli crolla addosso nonostante le loro preghiere e la loro attività religiosa. Spesso ho detto loro di guardarsi nel cuore e di riconciliarsi con Jeshua e soprattutto di non dare alcuna alternativa al proprio peccato anche perchè si dona al nemico un diritto "legale" a delinquere sulla nostra libertà di vivere nelle benedizione di Dio. A proposito ho selezionato un articolo di David Wilkerson che mi sembra utile....

Come possono quelli che dicono di amare Gesù continuare a peccare intenzionalmente? Come seguaci di Cristo, affermiamo di essere liberi dal potere del peccato. Testimoniamo che la croce ci ha del tutto redenti dai legami dell'iniquità. Eppure moltitudini di credenti oggigiorno continuano a restare attaccati a concupiscenze, abitudini, risentimenti, amarezze.
Vi chiederete: dove sono questi Cristiani? Sono ovunque intorno a voi. Li potete trovare ad adorare in chiesa ogni domenica. Alzano le loro mani in adorazione a Dio per averli liberati. Testimoniano agli altri del potere di Cristo che ha spezzato tutte le loro schiavitù. Ma non lasciano andare quel peccato che portano in sè.
Tristemente, molti simili Cristiani credono che niente può spezzare il giogo del peccato su di loro. Essi provano ogni metodo conosciuto per liberarsi dalla loro schiavitù, ma neppure le molte preghiere, i consigli o i sermoni di condanna sembrano essere d'aiuto. Il loro peccato continua a intrecciarsi attorno al loro cuore come un serpente, fino a quando ha un controllo completo sulla loro vita. E finiscono trascinandosi dietro un terribile carico di colpa e condanna.
Paolo chiede, "Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinchè abbondi la grazia? Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso?" (Romani 6:1-2). Paolo si domanda, "Noi abbiamo ricevuto tali incredibili benedizioni in Cristo. Siamo stati battezzati in Lui, seppelliti e risuscitati con Lui, conformati a una morte come la Sua. Dunque, come possiamo continuare a peccare?"
Il fatto è che più tempo concediamo a quel nostro peccato ossessionante, più diventa forte la sua presa su di noi. E' un cancro che si diffonde attraverso l'intero nostro essere, contaminando tutti i nostri pensieri e le nostre azioni. Il suo potere deteriorante porta distruzione in ogni area delle nostre vite - dal nostro cammino con Cristo, alle nostre relazioni, a ogni cosa che tocchiamo.
Inoltre, il peccato non muore mai da solo. Se non viene sradicato e distrutto, esso raggiunge il trono stesso della tua vita. Prima intacca la tua coscienza, facendoti perdere del tutto il discernimento. La differenza tra il bene il male diventa offuscata e confusa. Quindi, la voce del peccato raggiunge il tuo orecchio. Lentamente, inizia a giustificarti per la tua concupiscenza - perfino dandoti riferimenti scritturali per convincerti. Alla fine, diventi "a prova di sermone" - nel senso che non reagisci più all'opera di convincimento dello Spirito Santo.
Puoi conoscere dei Cristiani che si trovano in questa orribile condizione. Prendono le proprie difese non appena gli si rinfaccia la concupiscenza del loro cuore. Essi affermano, "Quello che sto facendo non è sbagliato. Ho pregato, e lo Spirito Santo mi ha detto che non sto peccando." Eppure sai molto bene che il comportamento di quella persona contraddice la Parola di Dio.
Secondo il patto di Dio, lo Spirito Santo ci dà la forza di vivere vittoriosamente sul diavolo. Egli ci dà tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per rovesciare il dominio del maligno sulle nostre vite. Egli ci dà anche la "volontà di obbedire" al volere del Signore.
Eppure la promessa del nuovo patto di Dio, di spezzare ogni legame e liberare ogni prigioniero è intesa solo per quelli che odiano il loro peccato. Perchè lo Spirito Santo dovrebbe dare la Sua forza a qualcuno che non vede il suo peccato come un problema serio?
Se pensi che lo Spirito Santo ti libererà dalla morsa del peccato senza la tua piena cooperazione, ti stai sbagliando. Dio non voglia che i Cristiani restino a indulgere alle loro concupiscenze aspettando che lo Spirito Santo le tolga da loro. Un tale insegnamento non solo incoraggia i Cristiani a peccare, ma travisa le promesse del nuovo patto di Dio.
Di David Wilkerson 30 Marzo 2000
Se non ne hai abbastanza ti consiglio VIVAMENTE questo sito (cattolico) che fa un'ottima disanima delle problematiche generazionali sul peccato e suggerisce una preghiera finale che ti potrà aiutare! Coraggio non essere pigro/a la salvezza stà passando è possibile che attraverso queste letture ci sia la chiave che ti aprirà le porte di una nuova comprensione nello Spirito Santo e farai un'importante passo nella tua fede ... fidati e ti sorprenderai!

mercoledì 14 marzo 2007

IL VERO RISVEGLIO

Tutti i segni di vita sono apprezzabili anche se sono febbrili e passeggeri. Non giudichiamo frettolosamente qualsiasi movimento religioso, ma dobbiamo purtroppo osservare che molti dei cosiddetti risvegli di lunga durata producono più male che bene. Sono una specie di gioco d'azzardo religioso che ha affascinato molti e non ha favorito la manifestazione della vera spiritualità. Per frenare, però, le contraffazioni non dobbiamo svalutare il metallo autentico. Dobbiamo soprattutto desiderare che il Signore mandi un risveglio vero e duraturo della vita spirituale. Abbiamo bisogno di un'opera soprannaturale dello Spirito Santo, che infonda potenza nella predicazione della Parola, che ispiri tutti i credenti con energia celeste e produca i suoi effetti solenni sui cuori dei negligenti perché si rivolgano a Dio e vivano. Non vogliamo essere ebbri col vino dell'eccitazione carnale, ma desideriamo essere ripieni dello Spirito Santo. Vogliamo contemplare il fuoco che scende dal cielo in risposta alle preghiere ferventi ed efficaci dei santificati. Allora potremo implorare il Signore nostro Dio perché stenda il Suo braccio santo dinanzi a tutto il Suo popolo in quest'era di vanità e di decadenza.

Desideriamo un risveglio della sana dottrina biblica

Purtroppo oggi quasi ogni fondamentale dottrina cristiana è screditata con cura da coloro che dovrebbero esserne i difensori. Non v'è verità più preziosa per l'anima che non sia poi negata nella pratica da coloro che professano di proclamarla. È evidente che abbiamo bisogno di un risveglio della predicazione "antica" dell'Evangelo. Le Scritture debbono essere considerate ancora come il fondamento infallibile di tutti gli insegnamenti cristiani. La caduta, la redenzione e la rigenerazione dell'umanità debbono essere esposti in termini inequivocabili.

Il vero risveglio comincia con la devozione personale

Abbiamo bisogno con urgenza di tornare alla devozione personale. Questo, in maniera assoluta, è il segreto della prosperità della Chiesa. Quando individui vengono meno nella loro fermezza, la Chiesa è sballottata qua e là; quando, invece, la fede personale è salda, la Chiesa rimane fedele al suo Signore. Il futuro della fede si fonda sulla verità, sulla devozione e sulla spiritualità personali. Ci conceda il Signore dei credenti veramente santi, vivificati e ripieni dello Spirito Santo, consacrati a Dio e santificati dalla Sua verità. Fratelli, se la Chiesa deve essere vivente ognuno di noi deve essere vivente; dobbiamo vivere "IN" Dio se desideriamo di esserGli graditi, Egli farà prosperare l'opera nostra. Uomini e donne santificati sono il sale della società, i "salvatori" dell'umanità.

Il vero risveglio comincia nelle nostre case

Desideriamo con determinazione un risveglio della "religione domestica". Nel passato la famiglia cristiana è stata il baluardo della vera fede, ma in questi giorni malvagi la maggioranza delle case nominalmente cristiane non svolgono più il culto di famiglia, non esercitano più alcuna influenza sui figli che crescono e non impartiscono loro più alcuna disciplina o istruzione biblica. Come possiamo veder prosperare il Regno del nostro Signore quando i Suoi discepoli non insegnano il Suo Evangelo ai propri figli? Fratelli, sorelle in Cristo, siate diligenti in quello che imparate, attuate ed insegnate: la Parola di Dio! Siano le nostre famiglie istruite nel timore di Dio e ognuno di noi sia "santità al Signore". Difendetene l'intimità e custoditene la spiritualità. Meglio genitori leader che leader che hanno rinunciato al loro vero mandato di ministrare i figli. Soltanto così saremo saldi come rocce dinanzi alla marea montante dell'errore e dell'empietà.

Il vero risveglio manifesta una potenza vigorosa e consacrata

Desideriamo anche un Risveglio di potenza spirituale, vigorosa e consacrata alla vera devozione. Imploriamo il Signore perché possiamo ottenere uno dei risultati più importanti. Abbiamo bisogno di santi. Abbiamo bisogno di menti sensibili, istruite nel coltivare un'elevata forma di vita spirituale, che sia conseguenza del profondo dialogo nell'intimità della comunione con Dio. I santi acquistano nobiltà dal proprio costante ricorso al luogo dove il Signore si incontra con loro. Là possono anche acquistare potenza nella preghiera della quale tanto abbiamo bisogno! Quanto sarebbe importante avere dei nuovi "Elia", per la fede dei quali le finestre del cielo potrebbero essere chiuse o aperte. Questa potenza non viene da un impegno occasionale, ma è il risultato di una vita costantemente consacrata a Dio! Se la nostra vita è spesa tutta in pubblico, sarà soltanto un'esistenza futile, evanescente ed inefficace; ma se, invece, è vissuta in un profondo dialogo con Dio in segreto, allora saremo veramente forti. Soltanto chi è un principe di Dio, avrà un alto rispetto dagli uomini, che riconosceranno il rango della vera nobiltà. Non facciamo affidamento su noi stessi; studiamoci, invece, di rimanere saldi sul fondamento della vera fede nel Signore Gesù. Nessuno di noi dipenda mai sul fondamento povero, debole e meschino dell'uomo! Come credenti desideriamo essere come quei solidi edifici delle famiglie ricche che durano di generazione in generazione e diventano punto di riferimento nel Paese. Non costruzioni di canne e calce, ma edifici costruiti solidamente che sopportano tutte le stagioni e sfidano il tempo. Se avremo un "manipolo" di cristiani "saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore", la gloria della grazia di Dio si manifesterà chiaramente, non soltanto in loro, ma anche in quanti li circondano. Il Signore ci mandi un risveglio di forza consacrata e d'energia celeste!

Il vero risveglio nella vera conversione

Predicate con i vostri atti se non potete farlo con le vostre parole. Quando i membri della nostra Chiesa manifesteranno i frutti della vera devozione, avremo presto richieste per l'albero che produce tale frutto. La Pentecoste è iniziata con l'adunanza di santi, poi si è manifestata la raccolta dei peccatori. È iniziata soltanto con "una riunione di preghiera", ma è terminata con un grande battesimo di migliaia di convertiti. La preghiera dei credenti possa agire come un sentiero su cui s'incamminino i perduti! Ogni adunanza di fedeli possa essere un'esca per attrarre altri a Gesù! Possano molte anime correre a Lui perché vedono altri camminare speditamente sulla stessa via. "Signore, ci allontaniamo da coloro che ritengono passata l'epoca dei miracoli e ci volgiamo a Te e imploriamo per loro e per noi il Tuo saggio ed amabile Spirito! Signore convertili e saranno convertiti! Ti preghiamo che un vero risveglio inizi con la loro conversione; che si spanda in tutte le nostre case e si diffonda di chiesa in chiesa, finché tutto il mondo possa essere infiammato col fuoco che scende dal cielo!".
C. H. Spurgeon

lunedì 12 marzo 2007

Il canto dei bambini

Il canto dei bimbi. «Osanna al Figlio di Davide!». Che vuol dire: «Tu sei il Messia che aspettavamo, tu sei il re di Israele!». Ci sembra strano che siano proprio dei bimbi che cantano a Gesù per rendergli testimonianza. Nel tempio di Gerusalemme, pieno di ebrei religiosi, di sacerdoti, di scribi coltissimi, sono i bambini che si accorgono dei segni di Gesù, che lo riconoscono e che gli rendono gloria. Gesù Cristo questa volta non viene annunciato con una dotta predica che tuona dall'alto di un pulpito, ma con l'umile canto dei bimbi. Sono le voci dei bambini e non quelle dei professori che dicono chi è Gesù, il Cristo, il Figlio di Davide. Ancora una volta Dio si serve delle cose umili, delle cose che non sono per ridurre al niente le cose potenti, le cose che sono. Gesù agisce sui ciechi e sugli zoppi e viene lodato dai bambini; i potenti e i sapienti restano in disparte a criticare. Certamente potremmo chiederci quale era la consapevolezza di quei bimbi che cantano a Gesù, che cosa avevano esattamente capito. Non lo sappiamo, ma quello che conta è la confessione di fede che esce dalle loro labbra: «Osanna al Figlio di Davide!», cantando.