lunedì 12 marzo 2007

Il canto dei bambini

Il canto dei bimbi. «Osanna al Figlio di Davide!». Che vuol dire: «Tu sei il Messia che aspettavamo, tu sei il re di Israele!». Ci sembra strano che siano proprio dei bimbi che cantano a Gesù per rendergli testimonianza. Nel tempio di Gerusalemme, pieno di ebrei religiosi, di sacerdoti, di scribi coltissimi, sono i bambini che si accorgono dei segni di Gesù, che lo riconoscono e che gli rendono gloria. Gesù Cristo questa volta non viene annunciato con una dotta predica che tuona dall'alto di un pulpito, ma con l'umile canto dei bimbi. Sono le voci dei bambini e non quelle dei professori che dicono chi è Gesù, il Cristo, il Figlio di Davide. Ancora una volta Dio si serve delle cose umili, delle cose che non sono per ridurre al niente le cose potenti, le cose che sono. Gesù agisce sui ciechi e sugli zoppi e viene lodato dai bambini; i potenti e i sapienti restano in disparte a criticare. Certamente potremmo chiederci quale era la consapevolezza di quei bimbi che cantano a Gesù, che cosa avevano esattamente capito. Non lo sappiamo, ma quello che conta è la confessione di fede che esce dalle loro labbra: «Osanna al Figlio di Davide!», cantando.

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