Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù. Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia!». 6Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell`ombra e uscì una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.Mentre scendevano dal monte .... (Mc 9,5 – Lc 9,33 )
A tutti gli amici di Jeshua … buon ritorno!
Tutte le cose belle sono destinate a terminare … lodiamo però l’Eterno perché ci ha concesso un periodo di vacanza e volgiamo uno sguardo di misericordia e di amore per chi invece non l’ha potuta godere.
Allora benediciamo Jeshua perché ce l’ha data non perché ce l’ha tolta!
E’ comprensibile, è difficile, traumatizzante innestarsi nuovamente in meccanismi logoranti, dopo aver provato tanta pace e tanta libertà, ma è doveroso. La “nemica” sveglia è stata messa a tacere per lungo tempo, magari qualcuno ne ha approfittato per dormire un po’ in più, altri per impigrirsi nello spirito, altri invece per rinvigorirlo sfruttando il vantaggio di avere più tempo per il Maestro, qualcuno ha letto, altri no…non importa!
Oggi è tempo di riprendersi e riprogrammare la nostra vita facendo tesoro di quello che abbiamo sperimentato in vacanza: «non si può vivere senza Dio!».

Tutte le cose belle sono destinate a terminare … lodiamo però l’Eterno perché ci ha concesso un periodo di vacanza e volgiamo uno sguardo di misericordia e di amore per chi invece non l’ha potuta godere.
Allora benediciamo Jeshua perché ce l’ha data non perché ce l’ha tolta!
E’ comprensibile, è difficile, traumatizzante innestarsi nuovamente in meccanismi logoranti, dopo aver provato tanta pace e tanta libertà, ma è doveroso. La “nemica” sveglia è stata messa a tacere per lungo tempo, magari qualcuno ne ha approfittato per dormire un po’ in più, altri per impigrirsi nello spirito, altri invece per rinvigorirlo sfruttando il vantaggio di avere più tempo per il Maestro, qualcuno ha letto, altri no…non importa!
Oggi è tempo di riprendersi e riprogrammare la nostra vita facendo tesoro di quello che abbiamo sperimentato in vacanza: «non si può vivere senza Dio!».
E’ l’esperienza di Pietro, Giacomo e Giovanni, chiamati in disparte da Gesù, che l’invita ad una “gita” fuori dalla calca polverosa delle città della Galilea. La necessità di fare un passo verso un livello nello Spirito maggiore spinge gli apostoli a seguire il Maestro all’ascesa al monte Tabor, un po’ per curiosità, un po’ per necessità, sicuramente per ubbidienza. Le attese, lo stupore, l’ansia sono subito placate dal panorama mozzafiato e dal silenzio che regnava sulla cima di quella montagna (600 mt slm).
Che pace anche per Gesù che desiderava appartarsi quasi per nostalgia di cielo, per nostalgia del Padre!
Quindi, Gesù si apparta per pregare, approfittando della “vacanza” strappata agli impegni “pastorali” e si sà quandoGesù prega si squarcia il cielo! Anche gli apostoli approfittano della vacanza per fare una pennichella, sembra che il pregare di Gesù faccia venire sonno ai poveri ex pescatori (vedi orto degli ulivi) ma è più comprensibile che il sonno scendesse sugli apostoli per preservarli dalla visione di quello che poi invece per amore fu concesso vedere ed udire.
In vacanza c’è chi prega e chi dorme, ma tutti prima o poi sono messi di fronte alla Verità che si stà manifestando! Infatti Gesù nello splendore della trasfigurazione riassume per un piccolo tempo la sua natura celeste sfolgorando di Gloria ed illuminando l’intero monte. Si destano gli stanchi apostoli, sfiancati dalla costanza e dalla perseveranza della preghiera del loro instancabile Pastore e Maestro e vedono … e sentono … questa è la ricompensa per chi si è fidato di Gesù e lo ha seguito nel nascondimento e nella quiete di una montagna, viene premiata la fedeltà dalla contemplazione della Gloria sfolgorante di Gesù/Dio e della voce dell’Eterno Padre.
Allora Pietro tremante proclama la frase che tutti noi diciamo mentre ammiriamo la natura, la famiglia, qualcosa di meraviglioso, o i doni di Dio o per i più contemplativi, Dio stesso ! Si Gesù è proprio bello stare con te in vacanza, lontano dalla folla che chiede, parla, dice … è talmente bello che ci fa venire la voglia di vivere nel luogo del tuo silenzio dove con estrema faciltà tu sei esplicitamente manifesto e glorioso, visibilmente Re e eccezionalmente vicino! Facciamo delle tende, vogliamo stare con te, con la nostra famiglia senza fatica, senza lavoro, senza sveglia, senza fretta, senza impegni … con te!
Gesù sembra dirci: «Amico, vedi, questo è il pregustare quelle delizie che ti saranno date pienamente un giorno, per oggi è così, per poco, ma anche questo scorcio di cielo è un premio incommisurabile per coloro che mi cercano, mi anelano e desiderano la mia presenza … io cerco questi adoratori! »
Alla fine di tutto senza neanche discutere, Gesù il giorno dopo, comincia a scendere in città distruggendo i sogni e le speranze degli apostoli che si erano beati di tanta Gloria da non riuscire a parlare d’altro., li riportà alla realtà di quel momento, nel caos, tra la folla, in città!
Il Maestro sembra dirci che il nostro posto è tra i vivi, è nel deserto delle città dove incontrarlo e solo per gli esploratori, veri adoratori, eroi ed impavidi ricercatori delle delizie dell’Eterno. A noi “comuni mortali” però c’incoraggia e c’invita comunque a seguirlo ogni tanto sulle montagne del silenzio con Lui dove è più facile trovarlo, ma ci sprona anche a cercalo soprattutto nel cuore, e tra il “rumore” della nostra vita, nella nostra “stanza della preghiera”, lì c’incontrerà!
Sforzaimoci con tutto il cuore, con tutte le nostre forze, con tutta la mente e con tutta la nostra vita di cercarlo, vedremo che Egli si trasfigurerà nel quotidiano della nostra povertà, in casa nostra, nella nostra chiesa, a lavoro, per strada … ovunque!
L’ha promesso Lui stesso:
Quindi, Gesù si apparta per pregare, approfittando della “vacanza” strappata agli impegni “pastorali” e si sà quandoGesù prega si squarcia il cielo! Anche gli apostoli approfittano della vacanza per fare una pennichella, sembra che il pregare di Gesù faccia venire sonno ai poveri ex pescatori (vedi orto degli ulivi) ma è più comprensibile che il sonno scendesse sugli apostoli per preservarli dalla visione di quello che poi invece per amore fu concesso vedere ed udire.
In vacanza c’è chi prega e chi dorme, ma tutti prima o poi sono messi di fronte alla Verità che si stà manifestando! Infatti Gesù nello splendore della trasfigurazione riassume per un piccolo tempo la sua natura celeste sfolgorando di Gloria ed illuminando l’intero monte. Si destano gli stanchi apostoli, sfiancati dalla costanza e dalla perseveranza della preghiera del loro instancabile Pastore e Maestro e vedono … e sentono … questa è la ricompensa per chi si è fidato di Gesù e lo ha seguito nel nascondimento e nella quiete di una montagna, viene premiata la fedeltà dalla contemplazione della Gloria sfolgorante di Gesù/Dio e della voce dell’Eterno Padre.
Allora Pietro tremante proclama la frase che tutti noi diciamo mentre ammiriamo la natura, la famiglia, qualcosa di meraviglioso, o i doni di Dio o per i più contemplativi, Dio stesso ! Si Gesù è proprio bello stare con te in vacanza, lontano dalla folla che chiede, parla, dice … è talmente bello che ci fa venire la voglia di vivere nel luogo del tuo silenzio dove con estrema faciltà tu sei esplicitamente manifesto e glorioso, visibilmente Re e eccezionalmente vicino! Facciamo delle tende, vogliamo stare con te, con la nostra famiglia senza fatica, senza lavoro, senza sveglia, senza fretta, senza impegni … con te!
Gesù sembra dirci: «Amico, vedi, questo è il pregustare quelle delizie che ti saranno date pienamente un giorno, per oggi è così, per poco, ma anche questo scorcio di cielo è un premio incommisurabile per coloro che mi cercano, mi anelano e desiderano la mia presenza … io cerco questi adoratori! »
Alla fine di tutto senza neanche discutere, Gesù il giorno dopo, comincia a scendere in città distruggendo i sogni e le speranze degli apostoli che si erano beati di tanta Gloria da non riuscire a parlare d’altro., li riportà alla realtà di quel momento, nel caos, tra la folla, in città!
Il Maestro sembra dirci che il nostro posto è tra i vivi, è nel deserto delle città dove incontrarlo e solo per gli esploratori, veri adoratori, eroi ed impavidi ricercatori delle delizie dell’Eterno. A noi “comuni mortali” però c’incoraggia e c’invita comunque a seguirlo ogni tanto sulle montagne del silenzio con Lui dove è più facile trovarlo, ma ci sprona anche a cercalo soprattutto nel cuore, e tra il “rumore” della nostra vita, nella nostra “stanza della preghiera”, lì c’incontrerà!
Sforzaimoci con tutto il cuore, con tutte le nostre forze, con tutta la mente e con tutta la nostra vita di cercarlo, vedremo che Egli si trasfigurerà nel quotidiano della nostra povertà, in casa nostra, nella nostra chiesa, a lavoro, per strada … ovunque!
L’ha promesso Lui stesso:
Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. (MT 7,7 – Lc 11,9)
Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. (Gv 16,24)
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6,4)
Allora buon ritorno e possiate con il cuore e con lo Spirito vivere in una continua contemplazione del Maestro Jeshua che si trasfigura d’amore per noi!
Giosuè
Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. (Gv 16,24)
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. (Mt 6,4)
Allora buon ritorno e possiate con il cuore e con lo Spirito vivere in una continua contemplazione del Maestro Jeshua che si trasfigura d’amore per noi!
Giosuè