martedì 18 settembre 2007

NON POTEVA MANCARE !!!

COME NON RESTARE AFASCINATI DAL CARISMA SPIRITUALE E CONTEMPLATIVO DEL SERAFICO FRANCESCO. SONO CERTO DI FARE A TUTTI I FRATELLI CRISTIANI UN REGALO NEL RIPORTARE QUESTE PAGINE IN VOLGARE DI UN'ESPERIENZA MISTICA SOTTOVALUTATA E SENZ'ALTRO DIMENTICATA. SPESSO E' STATO DIPINTO COME IL FRATICELLO MATTO CHE PARLA AGLI UCCELLINI, O IL MENDICANTE CHE CHIEDE IL PANE ALLE CASE ASSISIANE, O IL SEMPLICIOTTO MENESTRELLO DELL'ETERNO MA ... JESHUA INTENDE UMILMENTE RIDARE LUSTRO ALLA STRAORDINARIA ESPERIENZA MISTICA DEL POVERO D'ASSISI E PORLO COME MODELLO A CHI SI APPRESTA AL DIFFICILE CAMMINO DI ADORAZIONE E CONTEMPLAZIONE DEL RE DEI RE. PAGINE COSI' FORTI SI LEGGONO SOLO NELLA PAROLA DI DIO, MA COSA SUCCEDE SE AL DI FUORI DI ESSA UOMINI PICCOLI INCARNANO LA DIVINITA' ALLA PERFEZIONE, CON INTIMITA' E FAMILIARITA' CON L'ETERNO? ALLORA E' POSSIBILE VEDERE DIO DA VIVI? ALLORA LA PREGHIERA CONTEMPLATIVA E' LA STRADA GIUSTA! ALLORA ... CORAGGIO DIO CERCA ADORATORI IN SPIRITO E VERITA' ... IL PROSSIMO POTRESTI ESSERE TU!!!! BASTA CREDERCI E VOLERLO NON TROVI!?!
Giosuè

LE STIMMATE DI FRANCESCO … l’amore, la contemplazione, l’estasi, l’adorazione a Gesù … la genesi della mistica cristiana!

Dalle considerazioni delle stimmate di Santo Francesco 1224 (Fonti Francescane)

Francesco si trova sul monte Verna (Arezzo) per la quaresima si S.Michele e cercando un luogo appartato per pregare si recò per rivelazione in una zona amena della gelida montagna toscana…


…Santo Francesco, per la continova orazione, cominciò ad assaggiare più spesso la dolcezza della divina contemplazione; per la quale egli ispesse volte era sì ratto in Dio, che corporalmente egli era veduto da' compagni elevato di terra, e ratto fuori di sè. In questi cotali ratti contemplativi, gli erano rivelate da Dio, non solamente le cose presenti e le future, ma eziandio gli segreti pensieri, e gli appetiti de' Frati; siccome in sè medesimo provò Frate Lione suo compagno in quel dì.

Frate Leone lo accompagnava a distanza e con ad un segnale convenzionale visitava Francesco e gli portava il cibo (pane e acqua). Egli racconta la scena e quello che vide

Frate Lione per la sua puritade, egli si meritò di vedere più e più volte Santo Francesco ratto in Dio, e sospeso da terra, alcuna volta in ispazio d'altezza di tre braccia, alcuna volta di quattro, alcuna volta insino all'altezza del faggio; e alcuna volta lo vide levato in aria tanto in alto, e attorniato di tanto isplendore, che egli appena il potea vedere. E che facea questo semplice Frate, quando Santo Francesco era sì poco elevato da terra, ch'egli il potea aggiugnere? Andava costui pianamente, e abbracciavagli i piedi, baciavagli, e con lagrime dicea: Dio mio, abbi misericordia di me peccatore, e per il meriti di questo Santo uomo, fammi trovare la grazia tua. E una volta tra l'altre, istando egli così sotto ai piedi di Santo Francesco, quando egli era tanto elevato da terra, che non lo potea toccare, egli vide una cedola scritta di lettere d'oro, discendere di Cielo, e porsi in sul capo di Santo Francesco, nella quale cedola erano iscritte queste parole: Qui è la grazia di Dio; e poi che l'ebbe letta, sì la vide ritornare in Cielo. Per lo dono di questa grazia di Dio, ch'era in lui, Santo Francesco non solamente era ratto in Dio per contemplazione estatica, ma eziandio alcuna volta era confortato da visitazione angelica.

… e finalmente egli udi la voce di Santo Francesco, e appressandosi, il vide stare ginocchioni in orazione colla faccia e colle mani levate al Cielo; ed in fervore di Spirito sì dicea: Chi se' tu, dolcissimo Iddio mio? Che sono io, vilissimo vermine e disutile servo tuo? E queste parole medesime pure ripetea, e non dicea nessuna altra cosa. Per la qual cosa Frate Lione maravigliandosi di ciò, levò gli occhi, e guatò in Cielo; e guatando, vide venire dal Cielo una fiaccola di fuoco bellissima, ed isplendentissima, la quale discendendo si posò in capo di Santo Francesco; e della detta fiamma udiva uscire una voce, la quale parlava con Santo Francesco; ma esso Frate Lione non intendea le parole… vide Santo Francesco stendere tre volte le mani alla fiamma; e finalmente dopo grande ispazio di tempo, e' vide la fiamma ritornarsi in Cielo.


Racconto dell’impressione delle stimmate
Il dì, che va innanzi alla festa della Santissima Croce del mese di Settembre, istandosi Santo Francesco in orazione segretamente in cella sua, gli apparve l'Angelo di Dio, e dissegli dalla parte di Dio: Io ti conforto e ammonisco, che tu ti apparecchi e disponghi umilmente con ogni pazienzia a ricevere ciò, che Iddio ti vorrà dare, ed in te fare. Risponde Santo Francesco: Io sono apparecchiato a sostenere pazientemente ogni cosa, che il mio Signore mi vuole fare: e detto questo, l'Angelo si partì. Viene il dì seguente, cioè il dì della Santissima Croce; e Santo Francesco la mattina per tempo innanzi dì, si gitta in orazione dinanzi all'uscio della sua cella, e volgendo la faccia inverso l'Oriente, ed ora in questa forma: O Signore mio Gesù Cristo, due grazie ti priego che mi facci, innanzi che io muoja, la prima, che in vita mia io senta nella anima e nel corpo mio, quanto è possibile, quel dolore, che tu dolce Signore, sostenetti nella ora della tua acerbissima passione, la seconda si è, ch'io senta nel cuore mio, quanto è possibile, quello eccessivo amore, del quale tu Figliuolo di Dio, eri acceso a sostenere volentieri tanta passione per noi peccatori. E stando lungamente in cotesto priego, sì intese che Dio lo esaudirebbe, e che, quanto e' fusse possibile a pura creatura tanto gli sarebbe conceduto di sentire le predette cose. Avendo Santo Francesco questa promessa, cominciò a contemplare divotissimamente la passione di Cristo, e la sua infinita carità: e cresceva tanto in lui il fervore della divozione, che tutto si trasformava in Gesù per amore e per compassione. E istando così infiammandosi in questa contemplazione, in quella medesima mattina e' vide venire dal Cielo uno Serafino con sei alie risplendenti e affocate; il quale Serafino con veloce volare appressandosi a Santo Francesco, sicchè egli potea discernere, e cognobbe chiaramente, che avea in sè l'immagine d'uomo crocifisso; e le sue alie erano così disposte; che due alie si distendeano sopra il capo, due se ne distendeano a volare, e l'altre due copriano tutto il corpo. Veggendo questo Santo Francesco, fu fortemente ispaventato, e insieme fu pieno d'allegrezza e di dolore con ammirazione. Avea grandissima allegrezza del grazioso aspetto di Cristo, il quale gli apparia così dimesticamente, e guatavalo così graziosamente, ma dall'altra parte, veggiendolo crocifisso in croce, avea ismisurato dolore di compassione. Appresso, si maravigliava molto di così stupenda e disusata visione, sappiendo bene, che la infermità della passione non si confà colla immortalitade dello ispirito Serafico. E istando in questa ammirazione, gli fu rivelato da colui che gli apparia; che per divina provvidenzia quella visione gli era mostrata in cotal forma, acciocchè egli intendesse; che non per martirio corporale, ma per incendio mentale, egli doveva essere tutto trasformato nella espressa similitudine di Cristo Crocifisso, in questa apparizione mirabile.

Nella detta apparizione serafica, Cristo il quale apparia, parlò a Santo Francesco certe cose secrete e alte, le quali Santo Francesco in vita sua non volle rivelare a persona: ma dopo la sua vita il rivelò, secondo che si dimostra più giù; e le parole furono queste: Sai tu, disse Cristo, quello ch'io t'ho fatto? Io t'ho donato le Istimate, che sono i segnali della mia passione, acciocchè tu sia mio Gonfaloniere. E siccome io il dì della morte mia discesi al Limbo, e tutte l'anime che io vi trovai, ne trassi in virtude di queste mie Istimate; così a te concedo, che ogni anno il dì della morte tua, tu vadi al Purgatorio, e tutte le anime de' tuoi tre Ordini, cioè Minori, Suore e Continenti, ed eziandio gli altri, i quali saranno stati a te molto divoti, quali tu vi troverai, tu ne tragghi in virtù delle tue Istimate, e menile alla gloria del Paradiso, acciò chè tu sia a me conforme nella morte, siccome te se' nella vita. Disparendo dunque questa visione mirabile, dopo grande ispazio e segreto parlare, lasciò nel cuore di Santo Francesco uno ardore eccessivo e fiamma d'amore divino; e nella ssua carne lasciò una maravigliosa immagine, ed orma delle passioni di Cristo. Onde immantanente ne' piedi di Santo Francesco, cominciarono ad apparire li segnali degli chiovi, in quel modo ch'egli avea allora veduto nel Corpo di Gesù Cristo Crocifisso, il quale gli era apparito in ispecie di Serafino: e così parevano le mani e' piedi chiovellati nel mezzo con chiovi, i cui capi erano nelle palme delle mani, e nelle piante de' piedi fuori delle carni; e le loro punte riuscivano in su 'l dosso delle mani e de' piedi, in tanto che pareano ritorti e ribaditi per modo, che infra la ribaditura e ritorcitura loro la quale riusciva tutta sopra la carne, agevolmente si sarebbe potuto mettere il dito della mano, a modo che in uno anello; e li capi de' chiovi erano tondi e neri. Similmente nel costato ritto apparve una immagine d'una ferita di lancia, non saldata, rossa e sanguinosa; la quale poi ispesse volte gittava sangue del santo petto di Santo Francesco, e insanguinavali la tonica e li panni di gamba. Onde li compagni suoi, innanzi che da lui il sapessono, avvedendosi nientedimeno che egli non iscopria le mani nè li piedi, e che le plante de' piedi egli non potea porre in terra; appresso trovando sanguinosa la tonica e i panni di gamba, quando gliele lavavano; certamente compresono, ched egli nelle mani e ne' piedi, e simigliantemente nel costato avea espressamente impressa la immagine e similitudine del nostro Signore Gesù Cristo Crocifisso.

GRAZIE 1000 ... !

ORA LO POSSO TRANQUILLAMENTE DIRE A TUTTI COLORO CHE FREQUENTANO IL BLOG DI JESHUA:
GRAZIE PER LE 1006 VISITE
DAL 13/12/06.
QUESTO TRAGUARDO E' AL DI LA DI OGNI ASPETTATIVA COME LE COSE CHA FA L'ETERNO, A LUI IL MERITO E L'ONORE.
JESHUA SOSTIENE QUESTO BLOG NATO PER SFIDA E CRESCIUTO PER GRAZIA, ADATTO A FAR COMPAGNIA A CHI SI SENTE UN PO' SOLO E MEZZO PER CONDIVIDERE INTUIZIONI ED ESPERIENZE NELLO SPIRITO. VI ASSICURO CHE NON CI AVREI CREDUTO PERCHE' LO PENSAVO OPERA D'UOMO E QUINDI DESTINATA A FALLIRE... ANCHE SE SONO PRONTO A CHIUDERLO QUANDO JESHUA VORRA'!
GRAZIE A TUTTI I FREQUENTATORI NOTI ED ANONIMI GRAZIE A TUTTI E GRAZIE A DIO CHE CI SORPRENDE OLTREMODO.
AIUTATE GIOSUE' A RENDERE QUESTO BLOG SEMPRE PIU' INTERESSANTE COMMENTATE SEMPRE GLI ARTICOLI .
A TUTTI VI GIUNGA LA POTENTE BENEDIZIONE DI JESHUA MESSIA!
Giosuè