lunedì 17 marzo 2008

LE PASSIONI DELL’UOMO GESÙ LE HA PROVATE


di Pd. Enzo Redolfi


Uno dei grandi dolori di Gesù crocifisso fu quello di avere dovuto straziare Maria sua Madre, l'avere dovuto vederla piangere. È per questo che Egli non le nega nulla. Maria gli ha dato tutto. Gesù le dà tutto. Maria ha sofferto tutto il dolore. Gesù le dà tutta la gioia.Quando pensiamo alla Vergine dovremmo meditare questa sua agonia, durata trentatré anni e culminata ai piedi della croce. Ella l'ha sofferta per noi.Per noi le derisioni della folla che la giudicava Madre di un pazzo. Per noi i rimproveri dei parenti e delle persone influenti. Per noi la sua vìta nascosta neì segreti della contemplazione. Per noi il dolore di vivere lontana dal Figlio. Per noi il voto della sua verginità, per noi l'ubbidienza totale alla volontà di Dio. Per noi il sacrificio di lasciare la sua casetta e mescolarsi alle folle. Per noi il disagio di lasciare la sua piccola patria per ìl tumulto dì Gerusalemme. Per noì il dovere essere a contatto con un demonio come Giuda, che covava in cuore il tradimento. Per noi il dolore di sentire suo Figlio accusato di possessione diabolica, di tradimento e di eresia. Per noi lo strazio della croce e l'insulto dei crocifissori. Per noi la solitudine che precedette la risurrezione. Per noi gli anni trascorsi prima della sua assunzione al cielo. Tutto, tutto ha sofferto per noi. Noi non sappiamo quanto Gesù ha amato la Madre sua. Noi non riflettiamo come il cuore del Figlio di Maria e di Giuseppe fosse sensibile agli affetti. E crediamo che la sua tortura sia stata puramente fisica; al massimo vi aggiungiamo la tortura spirituale dell'abbandono finale del Padre (Vangelo di Marco 15, 34).Gesù ha sofferto molto nel corpo e nello spirito, ma anche nel morale. Le passioni dell'uomo, Gesù-Uomo le ha provate. Ha sofferto di veder soffrire sua Madre, di doverla condurre, come agnella mansueta, al supplizio, di doverla straziare coi successivi addii: a Nazareth prima dell'evangelizzazione, al Cenacolo prima della passione, sul Calvario prima della morte, sul monte degli Ulivi prima dell'ascensione.Gesù ha sofferto di vedersi schernito, odiato, calunniato, circuito da curiosità malsane che evolvevano in male. Ha sofferto di tutte le menzogne che ha dovuto udire o vedere agenti al suo fianco. Le menzogne dei farisei ipocriti, che lo chiamavano Maestro e gli facevano domande non per fede nella sua intelligenza ma per tendergli tranelli. Le menzogne dei beneficati da Lui e che gli si volsero in accusatori nel Sinedrio e nel Pretorio. La menzogna premeditata, lunga, sottile di Giuda, che l'ha venduto ed hacontinuato a fingersi discepolo, che l'ha indicato ai carnefici col bacio: segno dell'amore. Ha sofferto della menzogna di Pietro, preso per paura umana.Quanta menzogna! Quanta menzogna tanto rivoltante per Gesù, che è la Verità! E quanta anche ora ve ne è nel mondo, così contraria a Lui, così contraria al bene!Infine, Gesù ha sofferto pensando che davanti al valore infinito del suo Sacrificio, il Sacrificio di un Dio, troppo pochi si sarebbero salvati. Tutti coloro che nei secoli dei secoli della terra avrebbero preferito la morte alla vita eterna, rendendo vana la sua oblazione, Gesù li ha avuti presenti. E con questa cognizione è andato incontro alla morte.

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