martedì 6 maggio 2008

L'OPERA MIRACOLOSA DELLO SPIRITO SANTO

Cirillo di Gerusalemme, Catechesi battesimali, 16,22-23

Lo Spirito Santo è qualcosa di grande, qualcosa di onnipotente e di straordinario nei doni di cui è portatore. Considera quanti sediamo qui adesso, in quante anime siamo presenti. Ebbene, lo Spirito, nella misura e nel modo idoneo per ciascuno, agisce efficacemente: stando nel mezzo, esso conosce la natura di ognuno di noi, discernendone i pensieri e la coscienza, tutto quanto pronunciamo o agitiamo nella mente. Già è significativo, certo, quanto ho detto; eppure, non è ancora abbastanza.
Prova a farti un`idea, infatti, illuminato nel pensiero dallo Spirito, di quanti siano i cristiani di tutta questa diocesi e quanti ne conti, poi, l`intera provincia della Palestina. Fa` spaziare, successivamente, la tua immaginazione al di là dei limiti di questa provincia, abbracciando tutto l`impero romano e, infine, volgendo lo sguardo, oltre quello, a tutto l`universo: ai persiani e agl`indi, ai goti e ai sarmati, ai galli e agli spagnoli, ai popoli della Mauritania e dell`Africa, agli abitanti dell`Etiopia e a tutti gli altri dei quali non conosciamo neppure il nome (molti sono i popoli, infatti, dei cui nomi non ci è pervenuta alcuna notizia).
Considera poi, di ciascuna di queste genti, i vescovi, i presbiteri, i diaconi, i monaci, le vergini e tutti gli altri fedeli. Potrai constatare, così, che il grande protettore ed elargitore di grazie, in ogni angolo del mondo, dona a uno il pudore, a un altro la perpetua castità, a un altro ancora la misericordia, a questo l`amore per la povertà, a quello il potere di scacciare gli spiriti avversi.
Come la luce, emanando un unico raggio, rischiara ogni cosa, così anche lo Spirito Santo illumina coloro che hanno occhi per vederlo: se qualcuno, infatti, non essendo in grado di percepirlo, non viene ritenuto degno della grazia, non ne attribuisca la colpa allo Spirito, bensì alla propria incredulità.
Hai constatato, dunque, come il potere dello Spirito si estenda ovunque nell`universo. Non rimanere, però, sulla terra, ma sali verso l`alto; ascendi col pensiero al primo cielo e contempla quante infinite miriadi di angeli dimorano lassù. Con l`immaginazione, poi, se ne sei in grado, sali ancor più in alto: guarda gli arcangeli e gli spiriti, osserva le virtù, i principati, le potestà, i troni, le dominazioni. Ebbene, a capo di tutti questi, come maestro e santificatore, Iddio ha preposto il Paraclito. Della sua opera hanno bisogno, fra gli uomini, un Elia, un Eliseo, un Isaia; fra gli angeli, un Michele, un Gabriele. Nessuna creatura gli è pari in dignità: tutte le gerarchie e le schiere angeliche riunite assieme non sono neppure minimamente paragonabili allo Spirito Santo. Mentre gli angeli, infatti, sono inviati a servire (cf. Eb 1,14), lo Spirito, dal canto suo, scruta finanche i riposti disegni di Dio, come afferma l`Apostolo: Lo Spirito, infatti, scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi fra gli uomini, in effetti, conosce l`intimo dell`uomo, se non lo spirito che è in lui? Così, nessuno ha conosciuto le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio (1Cor 2,10-11).



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