sabato 9 febbraio 2008

SHEKINAH

di aymon de tigliettem

Il nome SHEKINAH di origine ebraica ha un significato di notevole intensità. Shekinah è la presenza di Dio nel Tempio, indica la pienezza della partecipazione della divinità alla vita dell’uomo. Per la religione ebraica questo termine traduce efficacemente e con forza la sua potenza unificante. Shekinah si lega intrinsecamente con l’azione dello Spirito Santo: è presenza che guida e muove i passi dell’uomo.Scegliere e accettare il nome shekinah è impegnativo. Ciascuno è chiamato ad essere la shekinah di Dio nella vita dell’uomo, nella storia umana. Come dice un antico testo: "noi siamo le braccia, le mani, i piedi di Dio". Esprime una presenza che ha sapore, illumina, unisce le speranze delle persone, attorno alla Speranza: Gesù Risorto.

Tutta la Gloria a Dio

Sia dunque che mangiate, sia che beviate,
sia che facciate alcun’altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio.

E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo,
come per il Signore e non per gli uomini,

Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio,
lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio,
affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesú Cristo,
a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen.

Cosa è Gloria?
La definizione della parola "Gloria" è piuttosto sfuggevole, ma, ci sono diverse definizioni che rendono l’idea:
1. Reputazione di buona opinione. Fama di altissimo onore di grandi virtù, meriti eccezionali,
2. Gli attribuiti di una persona di grande valore, da esserne orgogliosi,
3. Di splendore, di grande luce, di bellezza, di fulgidezza, di forte attrazione,
4. Della trionfante maestà di Dio tra cori angelici e dei santi, teofania,
5. La beatitudine delle anime in Paradiso.
Il significato principale della Gloria con riguardo a Dio si riferisce alla natura e agli atti di Dio nella manifestazione di Se stesso. Quello che Lui essenzialmente È, e cosa fa, di come Si rivela, specialmente nella persona di Cristo, che è la Sua Gloria. Gli atti di Cristo rivelano la Sua Gloria. Da qui si conosce la Gloria della sua Fama.
Gloria nei Suoi attributi; come: Amore, Giustizia, Sovranità, Onnipotenza, Onniscienza, eccetera
Gloria del Suo splendore, nella gran luce, nella trionfale presenza. La Gloria è la rappresentazione fisica del carattere e presenza di Dio. È più di una stimolazione visuale, ma una esplosione di tutti i sensi in un colpo, la Gloria di Dio ha una dimensione fisica che è visibile, trasferibile e potente.
Questa Shekinah Gloria è quella che si vide parzialmente sul monte con Mosè, sull’Arca fra i cherubini, all’inaugurazione del Tempio di Salomone, quella che vide Isaia nel tempio, quella che vide Ezechiele sul fiume e la stessa sul monte della trasfigurazione, con Gesù
Quando parliamo di portare Gloria a Dio ci riferiamo all’onorare la Sua Fama, nel riconoscere chi Lui è, e nel sottometterci a fare quello che Lui comanda. Il contrario di portare Gloria a Dio è di non riconoscere chi Lui è, né di ubbidirlo in quello che Lui comanda nella Sua Parola.
Siamo comandati di fare tutte le cose alla Gloria di Dio.
Questo significa che qualsiasi cosa facciamo; nel naturale, civile o religioso, nel predicare, nell’ascoltare, nel digiuno, nel donare e qualsiasi altra cosa, che sia: nell’armadietto, nella famiglia, nella chiesa, nel mondo, nel privato o in pubblico, tutto, deve essere fatto alla Gloria di Dio. Niente lasciato fuori. Tutto è TUTTO.
La Gloria di Dio è il fine di tutti i Suoi lavori e azioni: nella creazione, provvidenza, nella grazia in elezione, nei testamenti, nelle benedizioni e promesse, in redenzione e chiamata effettiva e nel portare tanti figli nella Sua gloria. Egli ha creato tutto e tiene in vita tutto per la Sua Gloria. «Degno sei, o Signore, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistono e sono state create». (Apocalisse 4:11)
Lo stesso è il fine di tutte le azioni di Cristo, come uomo e Mediatore: nelle sue dottrine e miracoli, nella sua obbedienza, sofferenza e morte in questo mondo. Egli diede la Sua vita e continua ad intercedere per i Suoi, per la Gloria di Dio. Gesù fece tutto, ma tutto, per la Gloria di Suo Padre.
È evidente che anche per noi la Gloria di Dio deve essere il fine di tutte le nostre azioni. D’altronde nessuna nostra azione che non sia alla Gloria di Dio si può chiamare buona, se un uomo cerca la sua gloria, un popolare applauso, o ha motivi egoistici come fine di quello che vuol fare, fa soltanto lavori inutili.
Anche quando uno è occupato nel mangiare e bere e nel business della vita, uno non deve farlo solo per beneficio corporale, ma perché sia sano e forte per fare il volere del Creatore.
Un pastore diceva che l’uomo carnale lavora per guadagnare, per mangiare e bere, per stare bene, per poter ... lavorare. Mentre l’uomo spirituale lavora per guadagnare, per mangiare e bere, per avere forza per mettere in atto il lavoro del Signore. Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e di compiere l’opera sua. (Giovanni 4:34)
Dio ci ha creati per la Sua Gloria, non per la nostra. Ci ha creati e ci tiene in vita per portare onore alla Sua Gloria.... (continua)

3 commenti:

Joshua ha detto...

You are the welcome one in the name of Jeshua and thanks for
your visit in His blog.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

CHI HA GODUTO DELLA PRESENZA DELLA SHEKINAH AFFERMERÀ CHE LA PAROLA BEATITUDINE È MISERA,PICCOLA, PICCOLA,PER DESCRIVERE LA SANTITÀ DI QUELL' ESPERIENZA