martedì 5 febbraio 2008

Salmo 144 di Davide.

di Joshua

1 Benedetto il Signore, mia roccia,
che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.
2 Mia grazia e mia fortezza,
mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido,


Non ho la competenza né gli studi per poterlo fare, pertanto mi appello allo Spirito Santo per provare a mettere in parola quello che dalla Parola fuoriesce e colpisce il cuore …
Di Davide si sa molto, che era Re potente in Israele, musicista, un cuore di adoratore, ma anche un guerriero ed è facile pensare che questo salmo l’abbia cantato davanti al Signore, tra i fumi dell’incenso mentre suonava la sua cetra magistralmente e con l’anima toccava il cuore di Dio. Certo, lo ringraziava per un successo in battaglia e benediva l’Eterno suo rifugio … Ma questo lo comprendono tutti e meglio di me, quello che lo Spirito Santo mi ha donato di vedere è l’immagine di un’esperienza, consentitemi, molto personale.


Benedetto il Signore, mia roccia,


ho provato tutta la vita a costruire qualcosa su di un terreno instabile (Mt 7,24) e scommetto che anche voi sapete di cosa parlo, ho confidato in uomini, e sogni d’uomo e ben presto tutto è franato alla prima bufera, ma “conquistarsi” un posto su di una roccia, scomoda, fredda, solitaria ma bene salda è esperienza di questi ultimi tre anni della mia vita. Sii benedetto per questo Jeshua nostra roccia eterna, salda, compatta che non delude mai…

che addestra le mie mani alla guerra,
le mie dita alla battaglia.
Suono il pianoforte da più di trent’anni per il Signore nostro Dio, molti dei quali l’ho servito in pubblico, troppi dei quali l’ho tradito in pubblico, e chi suona è come chi combatte, sa che lo strumento o l’arma va utilizzato quotidianamente, calibrato alle tue potenzialità, và studiato ed adattato alle tue capacità, con lo strumento si deve osare coraggiosamente ad entrare ed esplorare territori nello Spirito mai esplorati prima e se sei un guerriero, lo strumento serve per combattere. Esercizio, disciplina, pazienza, umiltà … addestramento! Chi suona uno strumento con impegno, tutto questo lo sa benissimo, un qualsiasi strumento. Dopo, il tempo, farà come sempre, la sua parte e nel tempo l’immaturità, la fretta e la spavalderia della gioventù cederanno il passo all’esperienza e alla disciplina. Così il suono diventa più caldo, corposo, denso, proprio come la coltre di fumo che sale al cielo nel tabernacolo davidico, che ti nasconde, copre il tuo “fetore”, ma permette anche a Dio di scendere e lasciarti vivo. Impari dunque, a capire quali note possano piacere all’Eterno e quali tasti toccare per “toccargli”(Lc 8,46) il cuore. Sai anche che se la tua melodia e grave Egli si piegherà dal Suo trono e ti soccorrerà prestissimo e sai che se sarà lieta Egli danzerà insieme alle ombre del buio della tua stanza di preghiera dove sei “rinchiuso” (Mt 6,6) con Dio … ed è melodia, che si fa poesia, note che si fanno silenzio, silenzio che si fa preghiera … e le mani volano sui tasti del tuo pianoforte lì dove lo Spirito le porta …

Mia grazia e mia fortezza,
mio rifugio e mia liberazione,
mio scudo in cui confido
Nasce e scaturisce un canto che nessuno ha udito mai e mai lo udrà perché da Lui proviene e da Lui giunge, prendi coscienza del dono della Sua presenza, e che quello che hai non ti è stato donato per le tue capacità, nulla di ciò che fai e che hai è tuo, tutto ti è dato in dono e per grazia. La salvezza, il Suo amore, la Sua intimità, la Sua dolcissima presenza, la musica, il silenzio … Prendi coscienza che quel luogo dell’incontro è divenuto un luogo segreto, un rifugio dove amanti avidi d’amore si scambiano tenerezze attirati dall’Amore stesso (Ct 1,4). A te spetta solo andare all’appuntamento anche quando o forse soprattutto quando non ne hai voglia, perché la ricompensa è talmente grande che consideri come Paolo di Tarso “spazzatura” (Fil 3,8) tutto il resto. Ti senti scevro, povero, sfrondato dagli orpelli e finalmente libero non condizionato da spartiti, note, scalette, stili, leader, corali, team, band, esigenze, tempo … suoni per Lui e solo per Lui e Lui suona con te e solo con te. T’accorgi che Egli t’offre la Sua protezione e ti ripari all'ombra delle sue ali (Sal 17,8) perché sai che è sempre sul più bello che il nemico viene a guastarti la festa, un pensiero, un problema, il citofono, il telefono e sei subito nella traettoria dei “dardi infuocati” (Ef 6,16). Con l’esperienza comprendi che i colpi si affondano solo quando gli arcieri nemici hanno scoccato le loro frecce, ma per attendere c’è bisogno di uno scudo e quale meglio di Jeshua, chi ti protegge meglio di Lui.

7Il Signore è con me, è mio aiuto,
sfiderò i miei nemici.
8E` meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nell`uomo.
9E` meglio rifugiarsi nel Signore che confidare nei potenti.
(Sal 118)

Sono certo che una “vera” lode corale arriva al cuore di Dio ed ho avuto il dono di farne esperienza, ma sono convinto che una vera adorazione personale ti dà la consapevolezza di essere nel cuore di Dio. La lode corale è santa ma non può vivere senza quella personale, chi ci riesce è come quel padre che vive lontano da casa sua e quando si "ricorda" di tornarvi la trova devastata; o quel marito che vive le nozze quotidiane con la su sposa senza aver sufficientemente investito il suo tempo nell’approfondimento della conoscenza intima dell’amata … quell’unione “occasionale” sarà solo sterilità. Chi ha fatto esperienza d’intimità sa di cosa parlo ed ha già comparato le due esperienze. (per questi concetti rimando ai libri di Tommy Tenney Inseguitori di Dio e La casa preferita da Dio, o il Libro di Don Potter "Di fronte al muro" ed "al Di là delle cose" di Carlo Carretto) Mi auguro di aver suscitato con questa esperienza soprattutto curiosità, fame d’intimità, desiderio di esplorare l’inenarrabile, di aver incoraggiato a perseverare nelle difficoltà di questo irto cammino contemplativo, certi di una “certezza”

Il Signore è con me, non ho timore; che cosa può farmi l`uomo?

Sal 118,6

Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Mt 28,20

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Joshua,non sono capace di suonare nessuno strumento,e tu lo sai,ma riesco ad "entrare" bene in quello che dici,perchè con la preghiera si toccano le corde del cuore,e si produce una melodia che ti fa entrare NEL cuore di Dio,così che Lo si "tocca" quasi,e ti fa desiderare di non rompere più questo contatto.So anche dei dardi infuocati di cui parli,perchè tutto ciò che è "fuori" ti disturba,ma è inevitabile.Il difficile consiste nel fare in modo che questa unione,questa melodia e questa adorazione continuino ad esserci,anche e soprattutto nel caos,perchè non si spenga mai la fiamma accesa che ormai divampa nel cuore...
O Jeshua,come vorrei che tutti riuscissero a comprendere il significato di queste parole,perchè le sperimentassero!E' questo che conta,e per cui ti prego all'inizio di questa Quaresima:che Tu faccia di questa terra un incendio inestinguibile,e il desiderio di Te prenda tutti i cuori.Amen!

Joshua ha detto...

Amata e sposa del Re Jeshua, compagna ed intima sua ancella, lodiamo e benediciamo con giubile e gratitudine grande, il nostro Dio che...
... ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono, perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio. Ed è per lui che voi siete in Cristo Gesù, il quale per opera di Dio è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto:Chi si vanta si vanti nel Signore.
(1Cor 1,28-31)
Tuo fratello in Jeshua

Anonimo ha detto...

Gloria a dio e pace a te fratello che ci doni la tua esperienza nello spirito.
Come ben sai anch'io suono uno strumento(solo per il mio RE), ma lo strumento che ti permette di toccare il cuore di dio è proprio il cuore dell'uomo.Il nostro cuore mosso dallo Spirito di DIO fa vibrare tutto il nostro essere e l'adorazione che sale a Dio è sì gradita.
La musica per noi adoratori è il più bel linguaggio che Dio ha scelto per comunicare con il nostro cuore.Un linguaggio che tocca il corpo, l'anima e lo spirito, e che guarda caso è formato da ritmo, melodia e armonia.Lode e Gloria a Te mio Eterno RE perchè ci chiami alla tua presenza per entrare in intimità con te e mai ci deludi.
raf

Joshua ha detto...

Sii benedetto in Jeshua Raf, possa la tua vita essere ricolma dell'amore di Dio e viverla in eterna gratitudine per gli infiniti doni a te elargiti. Sii benedetto per l'audacia nello SPirito, per l'umiltà e perchè sei in continua ricerca di Dio. Jeshua gradisce la tua adorazione, ma gradisce molto di più TE quando adori, non dimenticarlo mai ... e sii lieto in Lui che è la tua letizia. Grazie per la tua presenza nel blog di Jeshua il Suo servo Joshua!