Supponiamo che qualcuno si fosse trovato nei pressi di quella sorgente che, sgorgata in principio dalla terra, secondo la Scrittura, dava origine a un fiume talmente cospicuo da circondare tutta quanta la terra. Ebbene, costui, nel vedere quella straordinaria quantità d`acqua scaturire continuamente da quella fonte, non avrebbe tuttavia affermato di aver visto tutta l`acqua che vi era: in che modo, infatti, avrebbe mai potuto scorgere ciò che si nasconde nelle viscere della terra? Anche nel caso in cui questi si fosse trattenuto a lungo presso la sorgente, sarebbe sempre stato come se avesse intrapreso in quell`istante a contemplare quell`acqua. Quest`ultima, infatti, non s`interrompe mai: sgorga senza posa, come se, in ogni momento, cominciasse allora a scaturire.
Non diversamente, anche colui che guarda verso l`infinita bellezza di Dio, si meraviglia di ciò che continuamente appare e non viene mai meno al desiderio di contemplare, giacché ciò che viene di volta in volta scoperto si presenta come assai più nuovo e straordinario di ciò che è già stato compreso: quello che è atteso, infatti, diventa più divino e grandioso di ciò che si ha già sotto gli occhi.
1 commento:
Questo è stato un bel articolo da leggere, grazie per la condivisione di essa.
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