lunedì 10 marzo 2008

Cercare la faccia di Dio


di David Wilkerson (7 Novembre 2005)

Una cosa ho chiesto all’Eterno e quella ricerco
(sal 27)

Nel Salmo 27, Davide invoca Dio con una preghiera impellente ed intensa. Prega nel verso 7: “O Eterno, ascolta la mia voce, quando grido a te; abbi pietà di me e rispondimi”. La sua preghiera è focalizzata su un solo desiderio, una sola ambizione, qualcosa che lo sta consumando: “Una cosa ho chiesto all’Eterno e quella ricerco” (27:4). Davide sta testimoniando: “Ho una preghiera, Signore, una sola richiesta. È l’obiettivo più importante della mia vita, la mia preghiera costante, l’unica cosa che desidero. Ed io la cercherò con tutto quanto ho di più caro in me. Questa è la cosa che mi consuma come mio unico obiettivo”.Qual era la cosa che Davide desiderava più di qualunque altra, l’oggetto che si era messo in cuore di ottenere? Ci dice: “Di dimorare nella casa dell'Eterno tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza dell'Eterno e ammirare il suo tempio” (27:4). Non fraintendetemi: Davide non era un ascetico, che viveva fuori dal mondo. Non era un eremita, che cercava di nascondersi in un luogo solitario e desertico. No, Davide era un uomo di azione appassionato. Era un grande guerriero, e grandi folle cantavano le sue vittorie in battaglia. Era anche appassionato nella preghiera e nella devozione, ed aveva un cuore che si struggeva per Dio. Ed il Signore aveva benedetto Davide concedendogli tanti desideri del suo cuore. In effetti, Davide aveva assaporato tutto ciò che un uomo avrebbe potuto desiderare nella vita. Aveva conosciuto il benessere e le ricchezze, il potere e l’autorità. Aveva ricevuto il rispetto, le lodi e l’adulazione degli uomini. Dio gli aveva dato Gerusalemme come capitale del regno. E Davide era circondato da uomini devoti che erano anche disposti a morire per lui. Ma la cosa più importante era che Davide era un adoratore. Era un uomo che lodava Dio, che Lo ringraziava per tutte le benedizioni ricevute. Testimoniava: “Il Signore aggiunge ogni giorno benedizioni su benedizioni in me”. Tuttavia, Davide era un uomo di guerra. Aveva affrontato nemici e problemi in tutta la sua vita. Tutto l’inferno era insorto per distruggere quest’uomo pio. Infatti, Davide in questo momento stava affrontando un intero campo nemico contro di lui, nemici malvagi che erano insorti per “divorare la mia carne” (27:2). Ma Davide non aveva paura. Nel primo verso di questo Salmo, dichiara: “Di chi temerò?” (27:1). Aveva fiducia nella grazia e nella misericordia di Dio, e sapeva che il Signore gli avrebbe dato forza: “Il Signore è la roccaforte della mia vita” (27:1). È chiaro che Davide avrebbe continuato come sempre a vivere appassionatamente la sua vita. Tuttavia, nonostante le benedizioni che aveva sperimentato, in lui mancava qualcosa. Riguardando indietro alla sua vita, Davide vedeva che un bisogno della sua anima ancora non era stato soddisfatto. La sua vita mancava di un punto, e per quello lui gridò a Dio. Davide stava dicendo, in effetti: “Sto cercando uno stile di vita – un posto al sicuro nel Signore che la mia anima desidera. Voglio una comunione ininterrotta con il mio Dio”. Era questo che Davide intendeva quando pregava: “Che io possa dimorare nella casa dell'Eterno tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza dell'Eterno e ammirare il suo tempio” (27:4). Davide qui non stava parlando di lasciare il suo trono per trasferirsi nel tempio materiale di Dio. No, il suo cuore bramava qualcosa che aveva visto nello spirito. Davide non voleva fermarsi alle solite riunioni di adorazioni settimanali. Aveva capito che c’era qualcosa di Dio che lui ancora non aveva ottenuto, e non si sarebbe dato pace finché non lo avrebbe ottenuto. Diceva, in breve: “C’è una bellezza, una gloria, un’euforia del Signore che io non ho ancora visto nella mia vita. Vorrei sapere cosa significa avere comunione ininterrotta con il mio Dio. Ho conosciuto vittorie, sono stato liberato, ho visto la sua mano operare miracoli – ma desidero ancora qualcosa di incrollabile. Voglio che la mia vita sia una preghiera vivente. Solo questo mi permetterà di continuare a vivere il resto dei miei giorni”.

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