lunedì 23 luglio 2007

LETTERE DAL DESERTO di Fratel Carlo Carretto







I tempi della preghiera

La preghiera è innanzitutto parola, recitazione, canto.
China, o Signore, il tuo orecchio
e ascoltami,
perché misero e povero io sono.
Guidami, o Signore, per la tua via;
ch'io cammini nella Tua verità.
Si rallegri il mio cuore
a temere il tuo nome
. (Sal 85)
Sovente racchiude un grido, un pianto, un lamento d'angoscia:
O Signore, Dio della mia salvezza, di giorno e di notte io grido dinanzi a Te.
Giunga al Tuo cospetto la mia preghiera, perché satura di mali è l'anima mia e la mia vita è vicino all'averno.
Son contato tra quei che scendono nella fossa.
Son diventato come un uomo senza soccorso.
Tra i morti sono, benché libero e vivo ancora.
Come gli uccisi che dormono nei sepolcri dei quali più non ti ricordi e alla tua mano sono stati strappati. (
Sal 87)
Qualche volta un'esplosione di felicità:
Io t'amo, mio Dio, mia forza.
Il Signore è il nio sostegno.
Il mio Dio è l'aiuto in cui spero
. (Sal 17)
Un'ammirazione estatica delle sue opere:
I cieli narrano la gloria di Dio,
e le opere delle sue mani
annunzia il firmamento
. (Sal 18)
La lode appassionata della Sua Provvidenza:
Il Signore è il mio pastore, nulla mi manca.
In erbosi pascoli mi fa posare.
Presso refrigeranti acque mi nutre,
ristora l'anima mia.
Mi guida per retti sentieri a motivo del suo nome.
Quand'anche camminassi nell'ombra della morte,
non temerei sciagure, poiché Tu sei con me.
(Sal 22)

Questa maniera di parlare con Dio è di tutte le epoche, e di tutti i luoghi. Dall'inizio della vita spirituale al termine, l'uomo si servirà di questo mezzo - la parola - per esprimere i suoi sentimenti col suo Creatore.
Ma anche qui è come nell'amore: le parole abbondano al principio, poi si fanno più rare e più profonde, finché si riducono a qualche monosillabo che racchiude però tutto.
Normalmente un'anima parla molto al tempo della sua conversione, nel periodo del suo noviziato, nei primi anni della sua scoperta di Dio. È il periodo più facile per l'anima, anche perché tutto concorre a rivestire la preghiera: novità, sentimento, fantasia, arte, passione.
E Dio, in più, mette la sua parte di consolazione. E tutto fluisce come ai primi tempi di un matrimonio felice.
Pronto è il mio cuore, o Dio,
pronto è il mio cuore.
Canterò e inneggerò a Te.
Sorgi, mia gloria, sorgi
arpa e cetra.
Voglio destare l'aurora.
Ti celebrerò fra i popoli,
o Signore.
E inneggerò a Te fra le nazioni;
perché grande, oltre i cieli
è la tua benignità
e sino alle nubi
la tua fedeltà.
(Sal 107)

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