lunedì 8 ottobre 2007

Francesco e Chiara, due giovani cristiani … d’oggi.


A quasi 800 anni dalla loro salita al cielo si può dire senza paura di essere smentiti che questi due giovani possono incarnare perfettamente i giovani del 2007. I loro caratteri, le loro ambizioni, i sogni, i loro contrasti, i turbamenti, la loro apparente assenza di Dio sono gli stessi dei giovani contemporanei.
Francesco ad esempio, è un giovane allegro, gioviale, amato dagli amici, spensierato, viziato, egoista, come tutti i giovani di allora e di oggi aspirava ad un grande sogno: divenire cavaliere! Non tanto per le gesta eroiche, non era un prode guerriero, ma per il passaggio ad un “rango” più consono alle facoltose possibilità del padre che si produsse in sacrifici estremi pur di accontentare il figlio e soprattutto se stesso.
Anche il personaggio paterno è incarnabile nel tessuto sociale moderno,infatti quale padre non vorrebbe il meglio per il proprio figlio? E quale non sarebbe disposto a toglierlo dai guai, a pagargli “gli sfizi” o a viziarlo fino a renderlo “schiavo” di un meccanismo di comodo da cui è impossibile staccarsi.
Il giovane ne è soggiogato ma gli fa comodo perché comprende che la potenza economica paterna sarà il mezzo per ottenere i suoi obbiettivi. E’ il discorso di molti figli di oggi e di sempre un “tantinello” opportunisti … non trovate.
E Chiara … sicuramente bella, di nobile famiglia, ricca, potente, con aspirazioni regali e principesche, gentile, laboriosa e tanto sensibile. Forse a differenza di Francesco maggiormente attratta e naturalmente incline al bene, che ottemperava verso i bisognosi quasi naturalmente.
Ad un certo punto accade l'incalcolabile, ciò che stravolge il nostro "bigotto" punto di vista delle cose e della Chiesa, e entriamo in contatto con la "radicalita" del Vangelo! E così oggi come allora nelle nostre città quando accade qualcosa di clamoroso la notizia fa il giro delle piazze e dei vicoli! Francesco è impazzito! Che cosa è accaduto al brillante assisiano degno di essere protagonista delle migliori novelle e leggende medioevali che decanterebbero la sua prodezza militare ed il suo nobile coraggio … è impazzito! No, piuttosto: ha fallito!
Proprio così! A volte capita che non basta essere ricchi, non serve avere grandi sogni, abiti belli, possedimenti … prima o poi devi fare i conti con te stesso, con la tua anima che anela Dio … prima o poi dopo i tuoi fallimenti c’è il volto di Dio!
ciò che prima mi appariva ripugnante ed amaro ora mi era dolcissimo dirà Francesco. Il contatto con la sofferenza umana, con la miseria, con la sua indigenza, con il suo fallimento gli apri il cuore ad una nuova dimensione: non più IO ma DIO! Attraverso il suo fallimento e il ridimensionamento dei suoi sogni l’Eterno gli propone un sogno più grande… e tu, sei pronto a rinunciare ai tuoi sogni per sognare quelli di Dio per te?!?!
Quale miracolo più lucente per la sensibilissima e dolcissima Chiara di Favarone d’Olfreduccio, se un uomo così “carnale” ed egoista come Francesco incontra Dio e cambia vita nei lebbrosi, nei poveri e negli ammalati, quale stimolo per lei, quale segno più chiaro ai suoi turbamenti e alla scelto del suo vero futuro.
Gesù diceva:

Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D`ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre (Lc 12,52-53)

Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà
. (Mt 10,37-39)

Gesù è chiarissimo! Il primo ostacolo per molte vocazioni (matrimoniali, sacerdotali, religiose, spirituali, contemplative, missionarie …) è proprio la comodità e la paura di deludere le aspettative dei genitori e per un senso di riconoscenza per tutti i sacrifici fatti che obbligano i due giovani a scelte di “schiavitù” sentimentale. Entrambe sono turbati, indecisi e fortemente titubanti … ma poi c’è l’incontro. E sì fratelli miei se non c’è un’incontro con il Signore non c’è poi la forza di prendere decisioni stravolgenti. Francesco e Chiara attraverso la preghiera, il silenzio, l’adorazione giungono alla scelta radicale di seguire Cristo povero e crocefisso. Si parla delle loro gesta come se si trattasse di una vita scritta su di un copione e solo da interpretare per onorare gli impegni teatrali presi. No fratelli, la scelta costa lacrime, sangue e sacrificio, rinunce, e solchi sulle ginocchia, ore immersi in un silenzio di un Dio che parla a bassa voce e spesso tace, ma non smette mai di eserci. La scelta, qualsiasi essa sia è dolorosa; scegliere Cristo al posto di compiacere gli amici che non ti capiscono, dei genitori che ti credono pazzo, della gente che non ha più stima per te, gettare il tuo perbenismo religioso, sottostare a regole secolari di comodità di ricchezza… a volte si è soli, forse spesso; a volte si ha fame, forse tanta; a volte si è criticati e fraintesi, forse sempre … ma di sicuro ne vale la pena

In verità vi dico: non c`è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. (
Mc10,30)

Allora giovani, coraggio Gesù ci attende, coraggio sposi, coraggio cuori contemplativi, coraggio cavalieri del Grande Re, rendiamo la vita a Dio arrendiamoci al Suo Amore e vedremo le Sue meraviglie e contempleremo il Suo volto. Non turbiamoci se il mondo non ci comprende, noi non siamo del mondo, scegliere Gesù no vuol dire solo farsi frate o suora, vuol dire non accettare compromessi con il peccato, con il nemico e con nessuno, essere solo di Gesù a costo di rimanere da soli … e se non ci comprenderanno ..?

Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v`insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell`uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti.
(Lc 6,22-23)

Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. (
Gv15,24)

Giosuè

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